Comune di San Maurizio Canavese

Cari Concittadini,
come sapete da oggi siamo nella cosiddetta “zona gialla”. È inutile che ripetiamo le solite verità, che ormai sono scontate e che dovrebbero essere acquisite da tutti, e cioè che la zona gialla non è assolutamente una zona di sicurezza né tanto meno un “liberi tutti”.

Per le norme di comportamento da adottare, anche queste ormai note, rimandiamo al Dpcm del 14 gennaio tuttora in vigore e, per quanto riguarda in particolare la zona gialla, rimandiamo alla pagina del sito internet del Governo Italiano che spiega molto chiaramente e in sintesi le misure previste per il contenimento della pandemia.

Noi ci limitiamo, ancora una volta, alla raccomandazione più scontata ma che riteniamo la più importante di fronte a cittadini responsabili: usate il buon senso.

Il monitoraggio costante del contagio a San Maurizio nel periodo a cavallo delle festività natalizie ha purtroppo confermato il trend a livello territoriale e nazionale: la curva dei contagi in paese era in costante discesa nel mese di dicembre 2020 e in particolare il 22 dicembre segnava 30 persone positive al coronavirus. Nelle due settimane successive ha subito un'impennata facendo registrare, il 5 gennaio 2021, 58 contagi. Un dato poi ridisceso a 51 il 13 gennaio, a 50 il 20 gennaio e a 44 mercoledì scorso 27 gennaio.

È dunque evidente, anche nel nostro piccolo, la stretta correlazione tra i numeri dei contagi e il comportamento di ciascuno di noi: è bastato abbassare leggermente la guardia concedendoci qualche libertà in più nel periodo delle festività per vedere aumentare il numero delle persone positive al coronavirus. Attenzione dunque ai nostri comportamenti: sforziamoci di essere responsabili, di usare il buon senso e di rispettare le norme anticontagio.

Chiediamo pazienza anche ai ragazzi, che purtroppo stanno pagando moltissimo in termini di scuola, socializzazione e serenità, ma anch'essi, opportunamente guidati dai genitori, sono chiamati a fare la loro parte, per aiutarci a superare questo periodo il più in fretta possibile. Ricordiamo infatti che le norme anticontagio non consentono ad oggi gli sport di contatto. Questo è il motivo per il quale i campetti di calcio e da basket in paese sono chiusi e non possono assolutamente essere utilizzati. Allo stesso modo – ma questo vale da sempre, indipendentemente dalla pandemia – ricordiamo che non è consentito giocare a pallone nei parchi gioco, dedicati ai bambini più piccoli e alle famiglie.

Insomma, ci sono delle regole e ciascuno di noi è chiamato a rispettarle. È questo ciò che riteniamo buon senso: essere responsabili dei nostri comportamenti e aiutarci gli uni gli altri a uscire da questa fase così delicata, nella consapevolezza che nessuno vieta nulla per il gusto di vietare ma solo per il bene della collettività. Ed è proprio il buon senso – in attesa che la diffusione dei vaccini produca il suo effetto – l'unica arma che abbiamo per proteggerci: usiamola bene, con intelligenza e soprattutto insieme.